In ambito scientifico-sportivo spesso ci troviamo di fronte a termini più o meno consuetudinari e consolidati per esprimere questo o quel concetto ma, altrettanto spesso può capitare di imbatterci in termini meno usati nella quotidianità in base ai concetti che, nel proprio ambiente professionale, ci troviamo ad esprimere e divulgare.
“Memoria Motoria”, per esempio, ne rappresenta uno di questi, laddove persista la necessità di spiegare il concetto di ripetizione di uno o più movimenti non atassici svolti proceduralmente in modo corretto sulla base di esperienze e situazioni pregresse vissute che il cervello provvede a consolidare soprattutto durante la fase del sonno REM, ragion per cui, siamo sempre portati ad esortare gli atleti a dormire per il numero di ore più adeguato al ripristino di tutti i parametri organici e sistemici.
Tutto ciò, modulando al meglio la didattica metodologica, avrà origine senza dubbio da una consona educazione al movimento sin dall’età della Scuola Primaria per poi dipanarsi lungo tutte le fasi sensibili della crescita.