La corsa è un gesto apparentemente semplice ma che in realtà presuppone schemi motori ben definiti in base al modello prestativo della disciplina sportiva che viene svolta.
La Biomeccanica nella progressione bipodalica della corsa del calciatore, per esempio, necessita di movimenti specifici e strutturati sia nella fase di volo che in quella di appoggio dell’arto a terra, appoggio che va altresì a determinare il movimento direzionale dell’articolazione del ginocchio ed il tutto, propedeutico al rilascio della maggior energia possibile da trasferire all’apparato muscolo-tendineo affinché l’atleta possa raggiungere il massimo della velocità, sia in accelerazione sul breve che di media sul lungo; per far si che ciò accada, occorrerà apportare tutte le correzioni necessarie ad un corretto schema Biomeccanico del movimento di tale, apparentemente banale ma sostanzialmente complesso, gesto atletico che è, appunto, la corsa.